Di cosa parliamo quando parliamo d’amore, d’amicizia o di bellezza? Quanto il nostro giudizio a riguardo viene dominato dall’ambiente sociale che ci circonda fino a rinunciare alla felicità in nome di un pensiero comune? L’estetica, l’aspetto fisico, l’omologazione sociale, le difficoltà relazionali e l’ambiente sociale che ci circonda sono i temi (im)portanti del Laboratorio che affronteremo nei prossimi 8 mesi. Mesi di ricerche, di domande, di profondità e anche di ironia. Tanta.
Lavoreremo su tre testi teatrali. Tutti con le medesime tematiche, ma con sviluppi differenti. Fino a che punto sei capace di difendere ciò che ami? Quanto è importante essere belli? Magri? Forti? E ne vale davvero la pena?
Non cercheremo delle risposte, lasceremo che sia il pubblico a trovarle, il nostro obiettivo sarà quello di abbattere il filtro della quarta parete. Un filtro emotivo, duro e spesso, che, se riusciremo ad annullare, ci porterà dritti dritti alla magia del teatro: quel rito unico di catarsi collettiva che non lascia scampo allo spettatore. Il teatro come luogo di identificazione, quasi mai rassicurante, ma che apre alla riflessione collettiva e personale, che ti punzecchia la coscienza, che accompagna il pubblico anche fuori dalla sala. Anche in auto, anche sul cuscino, prima di dirsi buonanotte.
Laboratorio di re-(ec)citazione teatrale, per un teatro effervescente, in continua ebollizione.
Numero massimo di partecipanti: 12 (6 uomini e 6 donne)