«La conquista della parola è un percorso da fare insieme, un’esperienza di passaggio attraverso i diversi ambiti di significanza, partendo dalla sfera dell’identità personale, del corpo, delle emozioni e avventurandosi gradualmente nella sfera più grande, quella del mondo esterno.»
Carla Melazzini
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FIABE MODERNE
scrittura creativa e narrazione
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Orario: 10,00-13,00 / 14,00-17,00
Data: sabato 27 giugno 2020
Insegnante: Enrico Ernst
Prenotazione obbligatoria a: scuola@faroteatrale.it
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Descrizione del corso
Titolo: Fiabe moderne – scrittura creativa e narrazione
In cammino da tempi lontani, la fiaba continua a vivere e a regalare spunti narrativi importanti e bellissimi. La sua semplicità la fa navigare attraverso le epoche, generosa. In questo laboratorio intensivo di scrittura creativa proveremo a scrivere fiabe (o almeno a impostarle) secondo una sensibilità moderna. Perché le fiabe, per non cambiare, cambiano. E allora, racconteremo fiabe «dell’assurdo» alla maniera di Eugène Ionesco o Daniil Charms; fiabe dark con Angela Carter; «fiabe da riformatorio», su suggerimento di Ugo Cornia. Non ci faremo mancare una scorribanda con Gianni Rodari, e il suo binomio fantastico. Un seminario dove scrivere, leggere e confrontarsi. Un seminario concreto su narrazione e immaginazione.
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Costo
40,00 euro + 10 euro di tessera associativa
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“Vi propongo due mie poesie. Testimoniano una fase, la più recente, della mia ricerca letteraria. Che possano, entrambe, essere di buon augurio per un percorso da fare insieme sulle tracce della scrittura che inventa e sogna e scopre.” – Enrico
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Hai cominciato
hai cominciato a ridere ed era prematuro – non hai finito ancora, per esser più sicuro
hai cominciato ad esserci prima in una stanza ti sembrava di soffocare hai aperto la finestra
hai continuato a percorrere una parete ti pareva il mondo e ti è venuta sete
hai visto il sole sullo specchio e poi ti sei messo a cantare
della luna non sapevi nulla però sì, come desideravi quello spicchio di mare!
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Se le nuvole
Se le nuvole non possono portarmi
da un velame all’altro
mi alleno nell’espandere nel trasmigrare
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Eravamo bambini
Eravamo bambini affascinati
più che dall’albero dalla foglia
dall’ombra d’una voglia
dai tremuli disegni d’ombra sfilati
sapevamo aprire la gola alla luce
in perfetta solitudine
lungo il filo del bacio che ricuce
immaginammo fosse quella, la soglia
e nella stessa via la gatta e il desiderio
la finestra, il segreto, una promessa scritta.
Dal lato in ombra della strada
ci sedemmo in attesa – c’era aria, sole
finimmo d’attendere la morgana
abbagliati – finalmente – privi di parole
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